venerdì 13 febbraio 2015

il piccolo robivecchi

È estate e fa caldo,
Niente di strano, sarebbe
Diverso se a dicembre
facesse caldo  e ad agosto
Facesse freddo, come capita
Qualche volta in queste
Pazze stagioni.
Sono affacciato al balcone
E sullo sfondo, sopra al lago
Una nuvola azzurrina
Guarda ridente, nel sole
Morente ,gli umani boccheggiare
Sotto i colpi ardenti del sole,
Che brilla ancora feroce, vicino
A morire, eppur determinato
Ad infastidire il creato fino
Al suo ultimo respiro.
Sotto casa mia passa una lambretta,
Sovraccarica di rottami ferrosi
Ed un ragazzetto urla con
Tutta la forza dei suoi gracili
Polmoni: Robivecchi e ferro
Vecchio, ripuliamo cantine e
 magazzini, chiamateci con
Fiducia! Ed intanto la povera
 lambretta ansimava, Salendo
Per la strada in lieve salita,
Quasi volesse improvvisamente
Dare forfait per potersi un attimo
Riposare. Il  povero ragazzetto
Incita la povera macchina, che
Desidera arrivare sulla strada
 Diretta a Palermo, dove la pendenza
 in discesa avrebbe agevolato il suo
 cammino ed intanto ansimando ancora
 miracolosamente avanza......

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